Le richieste dei lavoratori di un’azienda in crisi non possono attendere tempi dilazionati, ogni giorno è importante per salvare posti di lavoro e cercare di risolvere una situazione complessa.
«Accanto a questo tempo che reputiamo non giustificato, lasciano quantomeno perplessi le dichiarazioni del presidente di commissione, Budai, che pare attribuire alle opposizioni, che hanno chiesto l'audizione, la volontà di condizionare politicamente e ideologicamente la contrattazione. Nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze, senza arrogare alla commissione alcuna possibilità di intervento nel merito della vertenza – spiega Da Giau –, la nostra richiesta nasceva dall'esigenza di dare uno spazio di ascolto ai lavoratori che si sentono particolarmente ignorati in questa fase, così come alle parti datoriali, oltre a quelle politico-amministrative che hanno responsabilità nella gestione della crisi. Prevedere l'audizione tra oltre un mese, quando tutti ci auguriamo che la vertenza possa essere chiusa, appare come chiudere la porta in faccia alle loro richieste. Lo slittamento così in avanti oltre tutto tradisce il regolamento che prevede l'evasione della richiesta di convocazione della commissione (ai sensi dell'art. 35) entro 10 giorni dalla stessa».